Nell’aprile del 1954 apre i battenti Il Camping Fontanelle grazie all’intuizione di Luigi Magnani che vedendo arrivare a Riccione sempre più turisti in tenda molla il lavoro di barbiere e si inventa una professione. E dire che all’inizio gli davano del matto…
L’idea di un camping a Riccione venne nei primi anni ’50 a Luigi Magnani che fino a quel momento lavorava in una barbieria sul lungomare a nord di Riccione. Ad ispirarlo i primi stranieri che all’albergo preferivano la tenda. Erano soprattutto tedeschi, francesi e inglesi ad installare le loro tende lungo la nostra spiaggia, si trattava di una forma di villeggiatura a stretto contatto con la natura, a basso costo e che consentiva di non sottostare agli orari e ai ritmi che caratterizzavano le tradizionali strutture alberghiere.
1954 GLI INIZI E LE DIFFICOLTA’ PER AVERE LA LICENZA
Il numero di tende cresceva e poi comparvero le prime roulotte. Luigi con spirito imprenditoriale pensò di offrire un servizio più organizzato e così che nell’aprile del 1954, nei terreni a sud di Riccione di proprietà del Commendator Ceschina, diede vita alll’International Camping Fontanelle.
Gli inizi non furono per nulla semplici. Non essendoci altre realtà simili, il Comune faticava nel riuscire a collocarlo all’interno delle classiche tipologie di esercizi turistici, ciò comporta la difficoltà nel rilasciare una licenza. Magnani da buon volitivo romagnolo andò fino a Roma dove la ottenne per “sfinimento”.
L’attività di Luigi era completamente nuova a Riccione ed anche le banche erano restie a fargli credito, era per certi versi ritenuto “un pazzo” nel voler avventurarsi in tale impresa, ma la tenacia ugualmente non lo abbandonò. In fondo questo è il destino dei visionari o di chi semplicemente guarda l’evolversi delle cose, cercando di anticipare i tempi. Luigi lo fece egregiamente.
Nella gestione del campeggio coinvolse tutta la famiglia: la moglie Adele e i laboriosi figli. La città di Riccione deve molto a Magnani e alla sua famiglia perché piantarono più di duemila pioppi, ancora un vero polmone verde per la città. Il boom economico di quegli anni fece poi il resto.