Edmo Vandi ricorda una serata particolare del 1954: un cena con i canestrini e poi di corsa al Vallechiara ma con un fuori programma sul Piazzale della Stazione.
Sì, il bel ragazzino che appare in tante foto storiche di Pico, è il “riccionese-doc” Araldo, Araldo Balena. E’ vivo, arzillo e vegeto. Ha compiuto da poco 91 anni.
Con lui ho co diviso tante vicende legate agli anni più belli della nostra gioventù, compreso però l’episodio dei “canestrini di caduta”. I fatti: Anno 1954. L’Argenta, sorella di Araldo, ottima cuoca, ci aveva fatto cenare con fumanti spaghetti ai canestrini (deliziosi molluschi rosa) dopodichè, inforcata la Lambretta, giù di volata verso il Vallechiara dove avevamo ottime prospettive serali. Ma sul Piazzale della Stazione, una curva troppo “piegata” ci fece scivolare sull’asfalto fino ai piedi del Vigile Primo Mazza (di qui il detto “canestrini di caduta”).
Nessuna ferita grave ma indumenti sbrindellati e il buon Mazza che, aiutando ad rialzarci ci disse bonariamente: “Ades um teca fev enca la multa” (Adesso devo farvi anche la multa). Alla fine tutto bene in quanto al Vallechiara la volonterosa guardarobiera Afra, si profuse in artistiche operazioni di rammendo rendendoci idonei a scendere in pista.
Gli anni purtroppo passano per tutti e oggi non mi resta che fare tanti auguri ad Araldo, compagno e complice di tante scorribande giovanili!