Torre 900 a fianco del Grand Hotel di Riccione la dependance di lusso già sede della segreteria di Mussolini.
Per i riccionesi é sempre stata il “grattacielo” tanto è più alta dei fabbricati circostanti, ma il suo nome é Torre 900 ed è stata fatta costruire da Comm. Gaetano Ceschina nel parco del suo Grand Hotel Riccione inaugurato nel 1929, del quale é dipendenza residenziale di lusso.
La storia di questo manufatto è piuttosto particolare poiché Torre 900 fu esposta alla Fiera Campionaria di Milano del 1933 ed acquistata dal Comm. Ceschina per poi essere smontata ed innalzata nuovamente a Riccione.
A progettarla furono gli architetti Albini, Palanti e Camus, si trattava di un edificio per l’epoca decisamente rivoluzionario. L’edificio anticipava quello che oggi si chiamerebbe un “prefabbricato” con una struttura in acciaio e le pareti realizzate con pannellature in cemento armato bullonate sulla struttura.
Alla fine della V triennale questa struttura fu smontata e portata da Milano a Riccione e rimontata nel parco del Grand Hotel, con un disegno completamente diverso realizzato dall’architetto Renato Camus. Dai dettagli delle foto in bianco e nero si possono vedere gli interni ed esterni dell’abitazione della struttura in ferro montata per la Triennale di Milano del 1933 e poi smontata dal Parco Sempione di Milano e trasformata nel Torre 900 al Grand Hotel di Riccione.
TORRE 900 SEDE SEGRETERIA DEL DUCE
Per più anni é stata, in parte, utilizzata come sede della Segreteria particolare del Duce, nonché centro operativo di controllo e sicurezza della famiglia Mussolini. Il movimento delle persone e delle merci destinate alla Villa Mussolini era minuziosamente filtrata da questo Ufficio.
I CONTROLLI DELLA SEGRETERIA
Per esempio, un giorno, Virgilio, cameriere al Zanarini, incaricato di portare un vassoio di dolci ordinati da Donna Rachele, fu fermato al cancello e mandato all’Ufficio di controllo, al grattacielo. I funzionari ricevettero il pacco e rimandarono Virgilio alla pasticceria.
Effettuato il controllo, dopo poco arrivò al Zanarini la telefonata che richiamava il “ragazzo Virgilio” a ritirare il pacco in questione e consegnarlo alla villa.
In tema di controllo degli alimenti la signora Nanda ricorda quando le donne di casa del nonno Camillo preparavano il “brodetto alla marinara” per casa Mussolini e degli incaricati venuti a ritirarlo che prima di portarlo via lo facevano assaggiare ai bambini di casa.