Petrucci, il babbo dell’atletica a Riccione. Per tutti era semplicemente “Mino”. Politica e sport le sue passioni: tra i fautori per la nascita della pista d’atletica, del Centro Olimpia e della palestra dello Stadio.
IN SELLA ALLA SUA BICI
Dopo i tanti incontri del Pci, del Consiglio Comunale, della Polisportiva, della Confesercenti, Guglielmo Petrucci, in qualsiasi stagione, era solito andarsene a bordo del suo ciclomotore, e in epoche più recenti con la sua bicicletta, sempre con la sigaretta accesa. Nato a Saludecio il 15 Agosto 1934, è venuto a mancare il 13 luglio 2018.
TRA I FONDATORI DELLA POLISPORTIVA COMUNALE RICCIONE
Socio della Cooperativa Casa del Popolo, era una figura poliedrica, capace di impegnarsi in prima persona nell’ambito strettamente politico ma anche in quello dello sport e dell’associazionismo. Entra in consiglio comunale nel 1964 nella prima amministrazione del Sindaco Biagio Cenni. Nel 1962 lo troviamo tra i fondatori della Polisportiva Comunale ed è considerato un po’ il ‘papà’ dell’atletica a Riccione che per tanti anni e con tanta passione seguì la crescita di questa attività.
Guglielmo, detto ‘Mino’, ricoprì per parecchi anni la carica di presidente della Polisportiva Comunale”. Marcello Regno: “Abbiamo conosciuto il meglio, un grande appassionato di sport, e di atletica in particolare. Certo un poco ruvido, ma con noi ragazzi si è sempre comportato come un buon padre”. Si erano svolte da poco le Olimpiadi di Roma e nel 1962 viene costruito il nuovo stadio in via Forlimpopoli con la pista di atletica di 400 mt, una delle prime in Italia.
CRESCONO LE SEZIONI E LE RAGAZZE CHE PRATICANO SPORT
A Guglielmo viene riconosciuto il grande merito di aver coinvolto gli atleti nella direzione della Polisportiva. Verrà promosso sin dall’inizio l’ingresso delle ragazze nello sport riccionese.
Oltre all’atletica nascono altre discipline come il pugilato. La nuova società sportiva inizia anche ad organizzare le gare: ospita i campionati italiani di marcia con la presenza di Abdon Pamich, campione olimpico ed europeo, nonché 40 volte campione italiano. Viene organizzata la prima podistica a Riccione, da piazza Matteotti al Bar Alba in viale Dante.
IL CENTRO OLIMPIA
Nasce il Centro olimpia: la ginnastica per i bambini che vedrà negli anni impegnati i professori Tombesi, Fabbri, Sciara, Gaggini, Ceccaroni e Rossi. Allora l’attività fisica, in caso di maltempo, si svolgeva alla Casa del Popolo. In quei locali si sono svolti anche memorabili incontri di box.
LO SPORT CRESCE NEGLI ANNI ’80
Verrà realizzata la palestra allo stadio che permetterà di avviare e fare crescere la pallavolo maschile e femminile, prenderà il via anche il basket maschile e femminile. Agli inizi degli anni ottanta i bambini riccionesi che frequentavano il nuoto, erano costretti a recarsi a Rimini. Ben presto sorgerà l’esigenza di dotare la città di una piscina che verrà realizzata vicino allo stadio. Negli stessi anni nasce in Municipio, l’ufficio Sport.
Si può affermare senza essere smentiti che il lavoro dei fondatori della Polisportiva dei primi anni sessanta, è stato in grado di realizzare le fondamenta necessarie per fare diventare Riccione un centro rinnovato nel campo dello sport: la città ha saputo dotarsi di impianti all’avanguardia in grado di ospitare eventi di carattere nazionale e internazionale.
Alla fine degli anni settanta Petrucci lo troviamo, nelle vesti di segretario della Confesercenti.
LA PISTA INTITOLATA A “MINO”?
Per non condannare all’oblio l’impegno appassionato di Guglielmo Petrucci sarebbe auspicabile che si prendesse in seria considerazione la possibilità di legare il suo nome alla pista di atletica dello stadio comunale.
Ezio Venturi