Tutto esaurito allo Spazio Tondelli
per i 40 anni di Famija Arciunesa
E’ stato come ritrovarsi a casa, in un grande salotto dove sfogliare un album di ricordi ed emozioni, sullo sfondo sempre Riccione.
Non tutti hanno trovato posto, perchè venerdì 31 gennaio lo Spazio Tondelli, per i 40 anni di Famija Arciunesa, era stracolmo di gente. Per noi è stata un’immensa soddisfazione da condividere con i lettori e gli amici di FA in una serata che non voleva essere autoreferenziale bensì un evento da vivere con semplicità, allegria e senso di appartenenza.
Tra ricordi, foto e video, si sono snodati racconti e monologhi dialettali. Ripercorsa la storia dell’associazione culturale con i protagonisti di ieri e di oggi, l’attività benefica svolta, quella editoriale con più 50 libri pubblicati e 170 numeri della rivista distribuiti gratuitamente per un totale di 2.680.000 copie.Un’occasione per presentare anche il giornale rinnovato nella veste grafica.
La serata presentata dal neo “babbo” Francesco Cesarini ha avuto come cornice la gremitissima platea con tanti riccionesi presenti e alcune autorità: dal presidente della Provincia Riziero Santi, al presidente del Consiglio di Riccione Gabriele Galassi in rappresentanza dell’amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio e che salendo sul palco si è detto particolarmente emozionato per l’atmosfera della serata.
Piacevole il ricordo delle origini di FA con le immagini dei veterani e fondatori dell’associazione a partire dai “Babbi” Alver Colombari e Giorgio Piccioni fino al ricordo di altri protagonisti come Giovanni Olivieri, Franco Baratti, Mario Faetani, Remo Rastelli, Bruno Cecchini. Ricordato anche l’amico e pittore Giuseppe Ruberto. Poi gli storici direttori, da don Piegiorgio Terenzi fino a Luciano Sedioli, Marzio Cesarini, Carlo Andrea Barnabé, Giovanni Cioria e Francesco Cesarini.
Durante la serata consegnate quattro targhe ai veterani Epimaco “Pico” Zangheri, storico fotografo, che ha festeggiato sul palco i novant’anni e che ancora collabora con la Famija insieme al figlio Gianni, Edmo Vandi per gli articoli e le pagine dialettali pubblicati in questi decenni.
Giuseppe Lo Magro per diciotto anni presidente e oltre dodici come consigliere e segretario, e Nives Concolino, giornalista, che ha cominciato a scrivere sulla rivista fin da studentessa.
Applautitissimi i monologhi scritti da Francesco Gabellini e portati in scena da una strepitosa Francesca Airaudo (“La custode”) e dal travogente Ferdinando Gabellini (“Pensieri di un bagnino”). Risate e commozione con i testi di Roberto Casadei letti da Edmo Vandi.
Grandi emozioni anche durante la proiezione di una clip video realizzata per la serata, del film-documentario “Riccione, racconti di un mito”, prodotto da Icaro Communication con le testimonianze di personaggi scomparsi come Ivo Del Bianco, Tino Maestri, Fulvio Bugli, Enio Della Rosa, Abner Fascioli, Gualtiero Masi e Isidoro Lanari.
Tra i ricordi in video anche quello della figura di Italo Nicoletti.
A seguire le foto storiche della Perla verde e l’esibizione dei ragazzi del Centro 21.
Sul palco presente anche il Campo Lavoro diocesano. Presentato il nuovo direttivo formato da Antonio Battarra, Antonio Cianciosi, Federico Galli, Alessandra Prioli, Paolo Santovito, Roberto Terenziani, Valerio Tullio e Andrea Urbinati.
In chiusura gran finale con la squisita torta del Panificio Bianchi offerta a tutti i partecipanti.