Emilia Garavelli è stata per tutti semplicemente la “Miglia”, figura solare e sempre sorridente con il suo carretto dei dolciumi.
Nel 1962 Don Gino Mordini, parroco di Fontanelle, posa la prima pietra della chiesa, lui stesso le consiglia di intraprendere l’attività di ambulante di dolciumi.
La “Miglia”, ben voluta da tutti nel quartiere per il suo buonumore e l’allegria che è solita portare, lascia il posto al Pastificio Ghigi di Morciano e incomincia una nuova vita. Da quel giorno non vi è messa o festa religiosa in cui non si senta il cigolio stridente dei cerchioni del suo carrettino che annuncia l’arrivo di una dolce sorpresa e di un sorriso amico.
IN PARROCCHIA E AI CENTRI ESTIVI
Lavoratrice instancabile, si adopererà anche nelle attività della parrocchia, come cuoca nei campeggi estivi dei ragazzi. Per tanti la sua presenza divenne un motivo in più per andare alla messa domenicale “La fusaia della Bagherozza (la chiamavano anche così) è una tappa imperdibile“, insomma con la “Miglia” era veramente festa.
“Prèima ad murì a vria fè un zir sora un aparèc” un desiderio mai realizzato ma per tanti riccionesi la Miglia continua a planare tra i bei ricordi della Riccione del passato.
*racconto tratto dall’articolo di Cinzia Bauzone per “Arciunis, storie di straordinaria quotidianità” di #famijArciunesa #riccione