Nel 1927 viene inaugurato il tranvai Rimini – Riccione. L’infrastruttura porterà benefici per entrambi i comuni, era dal 1888 al centro del dibattito ma non si arrivava ad una soluzione. Le cose cambiarono quando Riccione divenne Comune autonomo.
LA PRIMA IDEA DI COLLEGAMENTO E’ DEL 1888
L’idea di costruire una linea tranviaria tra Rimini e Riccione risale al 1888. Ne fu ideatore e progettista l’ing. Biffi che presentò alle autorità uno studio di fattibilità di una linea tranviaria lungo il litorale. Il progetto prevedeva la posa di un binario a scartamento ridotto lungo un sentiero in terra battuta tracciato sulla spiaggia sul quale far scorrere carrozze belvedere trainate da cavalli. Da quella prima proposta ( in verità poco affidabile in diversi suoi aspetti) l’idea del tranvai per congiungere il centro marina di Rimini con il centro marina di Riccione si riaffacciò più volte per l’insistenza di privati operatori economici e di pubblici amministratori, in quanto presupposto per lo sviluppo balneare della riviera.
LA LINEA NON PARTE PERCHE’ MANCANO I PONTI SUL MARANO E IL RIO MELO
Tralasciamo le diverse tappe percorse per la realizzazione dell’impianto sul territorio di Rimini, per esaminare le vicende relative alla sua ultima tratta che più da vicino ci riguarda. Una delle ragioni che impedivano il completamento della linea tranviaria Rimini-Riccione era la mancanza di ponti per attraversare il Marano e il Rio Melo.
DOPO L’AUTONOMIA ECCO I PONTI
L’impegno della nuova Amministrazione fu coerente e determinato, in poco tempo furono costruiti i ponti carrozzabili sul Marano (24 agosto 1924) e sul Melo (16 agosto 1925) aprendo la strada dal confine fino al centro di Riccione. Il Comune nell’ottobre del 1926 accese un mutuo di 300.000 lire con la cassa di Risparmio di Rimini per finanziare l’opera, consistente nella costruzione di binari nel tratto dal confine al terminale posto in viale Dante, all’incrocio con viale Ceccarini, per farvi arrivare e partire le vetture del tram elettrico della linea Rimini-Riccione.
26 GIUGNO 1927 – L’INAUGURAZIONE DELLA LINEA TRANVIARIA
Il Podestà Silvio Lombardini con un manifesto annunciò ai riccionesi l’inaugurazione dell’opera, per Domenica 26 giugno 1927. I festeggiamenti iniziarono con la cerimonia ai confini del Comune dove il Mons. Mauri elargì la benedizione: “ In nome di Dio, per il progresso, lo sviluppo e la solidarietà di Rimini e Riccione”.
La prima vettura, ornata di bandiere e colma di autorità, proseguì lungo la litoranea, accolta festosamente dalla popolazione e dai villeggianti, fino a Fogliano, poi deviò sul viale Dante per arrivare al terminale ove l’attendeva una folla festosa e le autorità locale dei paesi vicini.
La signorina Maria Riccioni aiutata per la bisogna dal Cav. Amati, tenne a battesimo l’importante realizzazione pubblica rompendo la bottiglia di champagne contro il ferro dei respingenti della vettura; dando inizio ai festeggiamenti.
Presero la parola il podestà di Rimini, dott. Bisognani, il Podestà di Riccione, Cav. Silvio Lombardini, e il prefetto di Forlì. Tutti concordando sul valore dell’opera civile che sicuramente porterà dei vantaggi ai due Comuni e al rapido sviluppo che il grande litorale attraversa.