Nel 1922 Riccione conquista l’autonomia da Rimini ed immediatamente si attiva per cambiare la sua cartolina. Nello sviluppo della parte turistica molto ruota sul futuro dei viali del centro e della spiaggia. La piantumazione dei pini e il Teatro Dante cambiano il volt a Viale Ceccarini.
1922. Il malumore e l’esasperazione dei riccionesi verso Rimini sfocia in un’insurrezione popolare. Pochi mesi dopo un Regio decreto riconosce a Riccione l’autonomia municipale.
La sede provvisoria del neonato Comune è fissata in un albergo che si affaccia sul viale principale poi viene individuata la sede del Municipio in Villa Riccioni. La Perla Verde non è più una frazione di Rimini dimenticata dal palazzo.
1923. Inaugurazione della nuova sede della Cassa di Risparmio.
1924. Il Comune licenzia un provvedimento con l’obbiettivo di porre sotto tutela architettonica gli edifici che si affacciano sul viale e delibera la realizzazione di fognature, il rifacimento della pavimentazione e il completamento dei marciapiedi lungo viale Ceccarini. Altri interventi di sistemazione del “salotto” verranno decisi negli anni successivi.
1925. Viene realizzato uno stabilimento balneare sulla spiaggia in fondo a viale Ceccarini.
Non ha successo e l’anno dopo è abbattuto.
1926. Inaugurazione del nuovo Teatro Dante. L’amministrazione comunale delibera altri interventi sul viale: tra le varie iniziative si decide di mettere in vendita i pioppi che gli fanno da cornice.
1927. Sul viale c’è il capolinea del nuovo servizio di trasporto pubblico: la linea tramviaria Rimini-Riccione. Vengono acquistati e piantumati 110 pini che prendono il posto dei vecchi pioppi abbattuti. L’intervento di arredo urbano che qualifica ed abbellisce il “salotto” è ormai completo. La fine dei lavori viene celebrata con una grande festa cittadina.
1928. Inaugurazione della grande fontana ornamentale realizzata in piazzale Roma.
1929. Edda Mussolini inaugura la Casa del Fascio che sorge sul viale al di sopra della ferrovia.
1934. Benito Mussolini acquista una Villa Terzi che si affaccia sul lungomare a pochi passi dal viale Ceccarini.
1939. I più famosi divi del mondo dello spettacolo partecipano al “Raduno delle Stelle”. Su viale Ceccarini, di fronte alla Casa del Fascio, viene realizzata una grande arena capace di ospitare 8 mila spettatori: il Teatro degli Ottomila.