Il mistero della vera del pozzo di Villa Mussolini: reperto di recente fabbricazione o di valore storico?
La vera del pozzo di Villa Mussolini ha trovato nel la collocazione definitiva nel 2004 nella rotonda tra i viali Emilia e Portofino. Secondo alcuni riccionesi dovrebbe tornare al suo posto, nella vecchia residenza del Duce. Intanto la vera, scolpita a mano, è stata arricchita dall’artista Giardini con una statua bronzea che rappresenta una sirena, uscita dall’acqua con una stella.
La storia. Pare che quel “gioiellino” sia finito alla Punta dell’Est, senza che se ne conoscesse la storia. In Comune hanno fatto sapere che si tratta di un manufatto risalente a 160 anni fa.
Ma a Riccione c’è chi da un’altra versione. “Quella vera è di epoca romana sostiene il veterinario Paolo Biziocchi, che per anni ha lavorato in un ambulatorio adiacente a Villa Mussolini. Era stata regalata dal Ras della Libia al Duce. Si tratta di un esemplare, arrivato da Leptis Magna, risalente al I° o II° secolo dopo Cristo. Me l’ha detto un Sovrintendente di Ravenna”.
E Biziocchi svela il mistero: “Quando cominciò il declino della villa, la vera, che era tutta istoriata, è finita nei magazzini comunali dove gli operai la usavano, per pulire i pennelli sporchi di vernice. Poi è stata portata nei giardini della biblioteca. Ma prima l’hanno ripulita con una sabbiatrice, che ha cancellato i bassorilievi. La storia vera è questa”.
Un’altra testimonianza arriva dall’albergatore Roberto Mignani, ricercatore storico della città. “Quel pozzo è rimasto nei giardini di Villa Mussolini fino agli anni Ottanta. Ai tempi del ristorante Merendero veniva usato come tavolo per gli antipasti. Poi è stato trasferito nei giardini della biblioteca. Che si tratta di quell’esemplare è documentato pure da un servizio girato tanti anni fa dalla Rai, ora conservato da una nota famiglia riccionese di gioiellieri dell’Abissinia”.