Il ponte romano di Riccione si trova sulla camminata del Rio Melo nei pressi della statale (vecchia Flaminia) ed è una delle più antiche testimonianze storiche presenti a Riccione.
Al di sotto del piano attuale della Strada statale 16, in località Ghetto del Rio, sopravvive un ponte in muratura di epoca romana: è formato da un’unica arcata a tutto sesto, con conci in laterizio. Il ponte valica il corso del Rio Melo, un torrente che da Monte Colombo giunge al mare, accogliendo nella sua foce il porto canale di Riccione.
Si tratta di un manufatto dai romani lungo la via Flaminia che porta a Rimini. Fu restaurato nel XVII secolo dalle autorità pontificie ed anche recentemente. Il ponte venne utilizzato fino agli anni ’30 del secolo scorso. Pur avendo subito numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, il ponte è uno dei più antichi monumenti del territorio riccionese.
E’ pertinente alla colonizzazione romana del ager Gallicus attuata in epoca repubblicana, quando i romani, in seguito alla vittoria sui Galli ed i popoli italici a Sentino nelle Marche (295 a.C.), penetrarono nella pianura padana. La colonizzazione è coincisa nel territorio con la fondazione nel 268 a.C. della colonia di Ariminum e la centuriazione delle terre fino al fiume Conca. Il ponte romano è circondato da una ricca vegetazione, composta da canneti, rovi, salici, robinie, pioppi neri e cipressini.