Dante Tosi racconta l’importanza dell’inaugurazione del ponte litoraneo sul Marano inaugurato il 24 agosto del 1924. L’opera costata 184.800 lire univa Riccione a Rimini ed era stat progettata dall’ing. Ario Valentini con costruttori l’impresa F.lli. Manfredi di Senigallia.
IL CORTEO VERSO IL PONTE
“Alle ore 16 si forma il corteo in viale Maria Ceccarini che, preceduto da una squadra ciclistica della locale Sport Club “Biagio Nazzaro” e della banda municipale montata su un camion completamente imbandierato, sfila per viale Dante, viale Verdi e viale D’Annunzio, si porta al nuovo ponte costruito sul fiume Marano che dista circa 2 chilometri dal centro.
Al passaggio, dalle ville imbandierate si saluta e si applaude” -così incomincia la cronaca della manifestazione pubblicata sul periodico “La Riviera Romagnola” per l’inaugurazione del ponte della strada litoranea Riccione Rimini, avvenuta Domenica 24 agosto 1924. L’avvenimento è importante perché risolve l’annoso problema di congiungere Rimini a Riccione lungo una strada litoranea.
L’ANNOSO PROBLEMA DEL COLLEGAMENTO
Fin dall’inizio del secolo, ai più avveduti operatori fu chiaro che lo sviluppo balneare della fascia costiera della nostra parrocchia di San Lorenzino, che va dal torrente Marano al rio Melo, poteva trovare l’impulso solo con una strada litoranea congiungente gli abitanti marini di Rimini e Riccione, togliendo questa zona dall’isolamento. Il ponte sul Marano (e poi sul Melo) sono le necessarie cerniere per dare continuità e compiutezza alla importante “passeggiata sul mare” lungo la quale dovrà svilupparsi la futura attività turistico balneare dell’ampio sito marino. Festa grande dunque, per celebrare l’evento.
Sul nuovo ponte si sono date convegno le Autorità politiche e civili locali del circondario e una folla festante di riccionesi e di bagnanti (anche i pescatori della numerosa flottiglia di vongolare sono rimasti a bordo dei loro battelli ormeggiati alla foce del fiume, loro naturale approdo e rifugio). Uno speciale Comitato di “Sanlorenzesi” ha pubblicato un manifesto per esprimere all’Amministrazione Comunale “il plauso riconoscente e la maggiore gratitudine”.
DON MONTALI “ORA ARRIVERA’ LA LINEA TRANVIARIA“
Apre la cerimonia Don Giovanni Montali, Arciprete di San. Lorenzo, benedicendo il nuovo ponte con un’appassionato discorso nel quale accenna alla soddisfazione dei suoi parrocchiani che d’ora in poi il 24 agosto sarà per loro la festa solenne da celebrarsi ogni anno. Rivolge parole di ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito al compimento dell’opera.
Al Sindaco Lombardini… ”Lo rivolgo, io adesso, sicuro che nell’avvenire, in un avvenire prossimo quando la linea tranviaria unirà Riccione a Rimini (sarà inaugurata tre anni dopo, nel 1927) e farà di questa spiaggia uno dei posti più deliziosi e più ambiti del mondo questo pensiero di gratitudine e di riconoscenza, lo rivolgeranno domani anche i nostri nipoti, agli artefici dei primi più importanti capisaldi di progresso di questa zona: a coloro che hanno fatto rifulgere gli innegabili pregi naturali del nostro paese”.
SINDACO LOMBARDINI “SARA’ STRUMENTO DI PROPULSIONE”
Poi, il Sindaco Lombardini ringrazia tutti, e propone l’invio al Presidente del Consiglio Benito Mussolini il seguente telegramma: “A V. Eccellenza che ama molto i fatti poco le parole giunga rispettoso saluto popolo Riccionese mentre inaugura ponte che attiverà gran viale Riccione‐Rimini”.
Riscossa la buona porzione di applausi per la proposta, prosegue…”Ho unito due sponde del piccolo fiume che ostacolava le vie di comunicazione e di sviluppo: l’unione di queste due sponde significa per gli uomini che devono percorrere la bella strada che fiancheggia il mare che sono state create per dare un ritmo più ampio e più rapido alle loro molteplici attività! Sono e sarà strumento di propulsione e di avanguardia perché la figlia, staccatasi dalla madre ad essa, in un tempo non lontano, si riallacci forte alle sue energie che vuole con pieno senso di responsabilità affermare nella sua magnifica indipendenza…”.
SEBASTIANO AMATI “MAGNIFICA STRADA”
Il sindaco termina il suo applaudito discorso e dà la parola al Cav. Sebastiano Amati, vecchio e valoroso rappresentante di Riccione nel Consiglio di Rimini e appassionato patrocinatore oltre che dell’Autonomia Comunale, di questa magnifica strada litoranea che oggi si completa col ponte sul Marano; egli si compiace del fervore di opere che anima Riccione e termina con queste parole: “Gloria a voi buoni compaesani, cui le sventure moltiplicarono le energie nella chiara divinazione di un grande immancabile avvenire, gloria a voi Amministratori del nuovo comune che in pochi mesi avete fatto miracoli!”.
La cerimonia volge al termine. “Mentre la banda suona la Marcia Reale e Giovinezza, la gentil signorina Anna Degli Uberti taglia il nastro tricolore ed il ponte sul Marano è aperto al transito. Poi alle autorità viene servito il rinfresco. Alla sera hanno avuto luogo splendidi fuochi artificiali che hanno chiuso la solenne giornata”.
Dante Tosi