5.9 C
Comune di Riccione
venerdì, Dicembre 27, 2024

Slide Slide Paolucci Web Agency Riccione Slide Slide Slide Slide Slide
HomePersonaggiRiccionesiNonna Nardi e le sue "luverie", un piccolo pezzo di storia riccionese

Nonna Nardi e le sue “luverie”, un piccolo pezzo di storia riccionese

Slide Paolucci Web Agency Riccione Slide Slide Slide Slide Slide

Slide Slide Paolucci Web Agency Riccione Slide Slide Slide Slide Slide

Liliana Nardi, per tanti “Nonna Nardi” è stata per anni un punto di riferimento dei giovani riccionesi con le sue “leverie” e il “carrettino” davanti alle scuole. Moglie di “Pippo Dolce” in tanti la ricordano ancora con affetto.

Con il suo caratteristico “Carrettino dell’Adriatico” per oltre mezzo secolo ha venduto me- rende e tante altre “luverie” a migliaia di ragazzini di diverse generazioni. Non c’è riccio- nese, infatti, che non abbia gustato le sue noccioline, croccanti e sementine sui banchi di scuola, al campo sportivo e soprattutto al cinema. Liliana Nardini, uno dei personaggi più popolari della città, ci ha lasciati ne luglio del 2015 a 85 anni ma in tantissimi la ricordano ancora associandola a periodi di leggerezza e spensieratezza.

NONNA NARDI DAVANTI ALLE SCUOLE E AL CINEMA
Nonna Nardi (così la chiamavano molti dei ragazzi), era diventata un’istituzione, fin da tempi in cui (tra il 1952 e il 1959) lavorava davanti al Grand Hotel come aiuto cuoca e quindi come sottocuoca. Poi la svolta con il suo carrettino per la prima volta piazzato in viale Oberdan vicino il Cinema Africa, finché è riuscita ad aggiudicarsi un posto davanti alle scuole elementari delle Maestre Pie a Riccione Paese, di fronte alla cartoleria Adua. Era poi passata alle scuole medie Manfroni e alle Pascoli. Quando c’erano degli eventi sportivi, si spostava allo stadio ma la ricordiamo anche al Cinema Turismo. I primi tempi era affiancata dal marito Oreste Ruggeri “Pippo Dolce”, che continuò poi a svolgere la sua attività in spiaggia, vendendo gelati e frutta candita.

“Nonna Nardi” e il suo banco rifornito di leccornie, da notare il manifesto per le iscrizioni al settore giovanile dell’ASAR.

Poi ricordiamo Liliana davanti alle Scuole Medie Pascoli con le pizzette, alle Manfroni con i bomboloni, al  Liceo Scientifico nella vecchia sede e anche presso l’Istituto Alberghiero, dove era stata chiamata a vendere merende da Severo Savioli e la moglie Hilde. La Nardini ogni mattina era lì, in prima linea, pronta a servire gli studenti, finché un giorno, dopo un breve ricovero in ospedale per via di una gamba, è stata mandata via. L’istituto infatti, aveva deciso di servirsi del bar all’interno del Liceo Scientifico.

Un duro colpo per Liliana che, nel tentativo di riavere il suo posto a scuola e non cedere la sua licenza ad altri, nel 2005 aveva portato avanti una battaglia a denti stretti. Con quel licenziamento, le era venuta meno la fonte di sostentamento anche per il figlio Vito, che viveva con lei a causa dell’irreversibile e grave shock, subito in seguito a quel terribile 2 agosto del 1980, quando nella stazione di Bologna scoppiò la bomba che falciò la vita a 85 persone. All’epoca Vito era capostazione e nell’andare a soccorrere un collega, si accorse che questo era stato decapitato dall’esplosione che gli causò un grave trauma e da allora non si riprese più.

Un dolore immenso per la Nardelli, costretta a fare i conti non solo con questo disgrazia, ma anche con altri eventi dolorosi, come l’investimento del marito mentre era in sella alla sua bici. Liliana non si é mai persa d’animo ed è sempre andata avanti, svolgendo con onestà e grande dedizione il suo lavoro. Disponibile, sempre in prima linea con il sorriso sulle labbra, tanto nelle afose giornate estive, quanto nei freddi giorni d’inverno, era apprezzata e stimata da tutti.

Ni.Co.

Slide Slide Paolucci Web Agency Riccione Slide Slide Slide Slide Slide

Slide Paolucci Web Agency Riccione Slide Slide Slide Slide Slide

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

spot_img
spot_img

Ultimi Pubblicati

Commenti Recenti

Dondi Gian Luigi (Gil) on William Pozzi e la passione per la boxe
Casali Anna Maria on Conosci il dialetto riccionese?