Massimo Bilancioni, dopo il Liceo Volta Fellini la laurea con lode in Fisica alla Normale di Pisa e l’esperienza in Lussemburgo.
Da sempre studente modello, Massimo Bilancioni, 24 anni, di recente si è laureato in Fisica alla Normale di Pisa, con 110 e lode. E’ il primo riccionese ad aver ottenuto nel prestigioso ateneo toscano la laurea in questa disciplina.
Non è passata inosservata la sua professionalità, sicché a cinque giorni dalla discussione
della tesi sui “Motori molecolari”, è partito per il Lussemburgo, dove opera con un Gruppo di Ricerca attivo nel Dipartimento dell’Università lussemburghese.
Amante dello sport, della lettura di gialli e fantascienza, il neolaureato ha maturato la passione per la Fisica, frequentando il Liceo Scientifico Volta Fellini di Riccione, anni in cui si dilettava a partecipare alle Olimpiadi nazionali riservate a questa materia, che tanto l’appassiona.
A proposito Bilancioni commenta: “Nel Lussemburgo sono venuto a fare quello che mi piace, quindi non mi pesa troppo. Per tre/quattro anni mi dedicherò alla ricerca, soprattutto a quanto è collegato alla termodinamica, se andrà bene rimarrò volentieri in questo settore, altrimenti vedremo. Quest’assunzione intanto mi consentirà di ottenere il Dottorato di Ricerca”.
Sulla passione per la Fisica, il neo dottore aggiunge:
“Non sono stato uno di quei bambini che dicevano: da grande vorrei fare l’astronauta. L’amore per questa materia è maturata pian piano al Liceo Scientifico, in particolare in quarta, partecipando alle Olimpiadi delle Fisica. Certo è che in tutto questo anche i miei professori hanno alcuni meriti”.
In quanto alla tesi spiega: “Verte sui motori molecolari e la termodinamica. Si tratta in pratica di motori molto piccoli che funzionano in modo del tutto diverso rispetto a quelli usuali ai quali siamo abituati, che trasformano l’energia in qualche azione utile”.
E’ il frutto degli studi che definisce: “intensi, ma anche belli e formativi”. “Mi hanno dato la giusta ricompensa! – Esclama -, ne è valsa la pena, per cui sono contento”. Unico cruccio quello di vivere lontano dalla sua città. In merito osserva: “Mi ero staccato da Riccione cinque anni fa, ma comunque allontanarmi dall’Italia mi dispiace, la nostalgia crescerà un po’, anche perché vedrò meno i miei amici”.