Ci sono poche persone capaci di farti capire chi siamo e da dove veniamo, Edmo Vandi è una di queste: riccionese fino al midollo.
Un signore nei modi, misurato, persona vera.
Oggi 2-2-2021 compie 87 anni e per regalo vorrei ricordargli invece i suoi 17, perché ogni volta che parla della sua Riccione gli si illuminano gli occhi come un “ragaz” e mi fa battere il cuore.
La prima volta al Savioli per Edmo è stata nel 1951. Aveva 17 anni e grazie al cameriere “Lino ad Pèr” Righetti, suo grande amico con cui aveva un duo di fisarmonica, entrava e veniva parcheggiato in un angolo, con il bicchiere vuoto, come se avesse consumato. Bepi Savioli, lo ha sempre saputo, non gli sfuggiva niente, ma non diceva nulla. Edmo era ben vestito, non disturbava, e soprattutto parlava tedesco, potendo così intervenire quando qualche cameriere non riusciva a capire un cliente. Insomma, già allora Edmo aveva capito come rendersi utile.
Al Savioli dancing si esibivano artisti che all’epoca si sentivano solo in radio e partecipavano al Festival di Sanremo. Roba grossa.
Un giorno Bepi, ben impressionato da Edmo “perché non ti metti le dita nel naso come gli altri e vai a chiedere alle ragazze di ballare senza tenere entrambe le mani nelle tasche” addirittura arrivo’ ad “ingaggiarlo” e gli disse “Trova 4-5 amici e fai ballare le ragazze all’inizio della serata, per non farle andare via. Fino a quando arrivavano i ricchi, da Bologna, da Modena e industriali da Milano o dalle Marche”.
Già l’esordio di Edmo al Savioli racchiude l’essenza del riccionese, il suo modo di fare, di essere e di esserci.
Iniziò così Edmo. Poi le grandi serate finì per presentarle, un mito. Per un periodo lo chiamai in Tv per leggere il telegiornale in dialetto. Mezzobusto, in giacca e cravatta con anche le didascalie in romagnolo. Era uno spasso.
Oggi è il principale custode di centinaia di storie e ricordi legati alla nostra Riccione: quando parla non lo ascolti, lo senti.
Per i 40 anni di FA lo abbiamo ringraziato con una targa che recitava più o meno così: Ad Edmo Vandi, per aver saputo nei primi quarant’anni del giornale Famija Arciunesa, raccontare con arguzia ed ironia passato e presente della nostra città. Insegnandoci ad amarla.
Su Famija Arciunesa ti toccherà insegnarci ancora tanto e per tanti anni.
Auguri amico mio, auguri Edmo !
Francesco Cesarini