Grazie all’intuizione e la perseveranza di don Carlo Tonini Riccione ebbe la sua prima fermata ferroviaria e poi la stazione inaugurata nel 1865. Una conquista che diede l’impulso all’arrivo dei bambini ammalati di scrofolosi e dei loro familiari, il primo target turistico di Riccione.
Don Carlo Tonini si occupava delle anime ma anche della vita quotidiana dei riccionesi. Al don stava a cuore la possibilità di crescere economicamente della borgata, per far stare meglio le persone.
Legge di progetti per nuove strade e nuovi collegamenti grazie alla linea ferroviaria. E legge di medicina e di nuovi studi per la cura della scrofolosi, malattia che attanaglia migliaia di bambini della pianura padana che vivono in ambienti insalubri e con regimi nutritivi poveri.
TRENO E SCROFOLOSI LA RICETTA PER RICCIONE
Legge che la miglior terapia sono i bagni di mare e di sole; in luoghi dove regnano l’aria buona e la ricchezza di iodio. Treno più scrofolosi; ecco la formula per dare lavoro ai riccionesi. Occorre avere una fermata che porti i bambini bisognosi di terapie… ci sarà da ospitarli, da condurli al mare, da sorvegliarli… e dietro a loro arriveranno parenti, amici… curiosi… E grazie a don Carlo Tonini andò proprio così: arrivò la prima fermata, la stazione ed il turismo legato alla salubrità del mare.
RICORDARE DON CARLO TONINI NEL NUOVO SOTTOPASSO DI VIALE CECCARINI ?
Don Tonini attendeva alla fermata i bambini e li accompagnava in spiaggia scendendo da Viale Viola. Recuperava tutti i bambini proprio dove ora è situato il sottopasso di Viale Ceccarini, un luogo dove sarebbe opportuno ricordare il sacerdote per la sua grande dedizione a Riccione e ai riccionesi.
LA PRIMA FERMATA DI PROVA A RICCIONE: 1 GENNAIO 1862
Il suo è quasi un pellegrinaggio in varie città italiane; dà fondo a tutte le conoscenze per raggiungere personaggi influenti così da perorare la “sua causa”. Si- curamente fu molto persuasivo visto che l’1 gennaio 1862 il treno omnibus effettuò la prima fermata come prova.
SERVONO NUMERI PER CONFERMARE LA FERMATA
Il numero dei futuri passeggeri avrebbe fatto pendere la bilancia o sul sopprimerla o sul renderla definitiva. Don Carlo ne sapeva una più del diavolo e non lasciò passar giorno che la tratta Riccione-Rimini e ritorno non vedesse transitare almeno un passeggero. Era lui che tra una messa e una benedizione, a proprie spese, saliva sul treno sobbarcandosi il suo bel viaggetto a dimostrazione della necessità della fermata.
LA PRIMA STAZIONE DI RICCIONE
Che divenne regolare nel 1865, col treno rispettoso della sosta al casello 120. La prima stazione di Riccione sorgeva in corrispondenza del passaggio a livello che divideva a metà Via Viola (ora Viale Maria Ceccarini), ed era situata sul lato mare contrariamente ad oggi che è sul lato monte in corrispondenza di Viale Diaz.
LA STAZIONE DI RICCIONE CRESCE E SI STRUTTURA