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Don Melchiorre Baroni, un vulcano di idee e iniziative a San Martino

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Don Melchiorre Baroni è stato parroco a San Martino dal 1966 al 1973 rivelandosi un vero e proprio vulcano. Tante le iniziative come l’organizzazione del concorso di canto “Calimero d’oro” e la costruzione del campetto da calcio. 

DON MELCHIORRE BARONI PARROCO A SAN MARTINO DAL 1966 AL 1973
Succeduto all’indimenticabile ed austero don Alfredo Montebelli, parroco per ventinove anni, edificatore della nuova funzionale chiesa di San Martino in viale Diaz a Riccione, don Melchiorre Baroni è stato parroco per ‘’soli’’ sette anni, dal 1966 al 1973, con l’aiuto del cappellano don Giuseppe Celli, prima di tornare nella sua Savignano, ma ha lasciato ugualmente un segno indelebile. Di carattere estroverso, dalla facile comunicativa, sempre sorridente, molto dinamico, benvoluto da tutti, egli ha promosso notevoli iniziative di carattere sociale.

DON MELCHIORRE E IL CAMPETTO DA CALCIO
Gianni Ragni, che allora teneva la contabilità della parrocchia, ricorda che ad un certo punto, sanati tutti i debiti, il vulcanico don Melchiorre, informato della vendita di un terreno a lato della chiesa, decise di acquistarlo immediatamente, indebitandosi così di nuovo. Qui in seguito verrà costruito un campetto di calcio, molto utilizzato negli anni successivi, e sostituito ora da una funzionale tensostruttura per riunioni, conferenze, spettacoli, cene di solidarietà, eccetera.

IL CALIMERO D’ORO AL TURISMO CON IL MAGO ZURLI’

Attilio Battarra e Maria Vandi ricordano che don Melchiorre organizzò per alcuni anni e con grande successo, presso il cinema Turismo, il “Calimero d’oro”, competizione canora per bambini e ragazzi, presentata dal famoso mago Zurlì.

Il Mago Zurlì e Don Melchiorre durante un’edizione del “Calimero d’Oro” al Cinema Teatro Turismo. La manifestazione strizzava l’occhio allo Zecchino d’oro di Bologna e dalle nostre parti contava anche “Cicalino d’Oro” e a Viserbella “Il Pirulino d’Oro”.

 

Calimero d’oro, la riccionese Antonella Caroni col Mago Zurlì.

Negli spazi adiacenti alla Chiesa vecchia di corso Cervi, don Melchiorre fece allestire campi per il gioco delle bocce, molto frequentati, con un ampio locale provvisto di bar, e, per abbreviare i lavori, arrivò perfino a vendere due mucche appartenenti a suo padre! Ricordo ancora una piacevole gita sulla neve in Carpegna, dove don Melchiorre, pur non essendo attrezzato adeguatamente, osava lanciarsi con una slitta, affondando nella neve con innumerevoli ruzzoloni!

Nel 2015 in occasione della novembrina festa di San Martino, venne organizzato un simpatico rientro di parroci e cappellani del passato, e in quell’occasione l’anziano sacer- dote apparve ancora in ottima forma. Da ultimo, un commovente ricordo personale. Il diciannove Gennaio del 2017 telefonai a don Melchiorre, per fargli gli auguri di buon anno. Purtroppo mi rispose con una voce flebilissima ed estremamente affaticata. Dopo due giorni venne a mancare a ottantotto anni, colpito da un infarto.

Paolo Cortesi

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