Elza Massari ci ha lasciato. La mamma di Annika Brandi rimasta uccisa nell’attentato al rapido Napoli-Milano, la strage di Natale del 1984.
Elza Massari, 89 anni, è scomparsa a fine marzo 2019. Con il dolore nel cuore, ma con tanta fede e speranza, se n’è andata in cielo ad abbracciare la sua unica e prediletta figlia, Annyka Brandi, la studentessa universitaria rimasta uccisa nella galleria di San Benedetto Val di Sambro (la più lunga d’Italia), il 23 dicembre 1984, nell’attentato dinamitardo al rapido 904 Napoli-Milano.
Il 9 maggio 2011, aveva perso anche l’inseparabile marito Renato, 83 anni, deceduto all’indomani di quella messa che aveva chiesto di dedicare ogni anno, nella chiesa della Pentecoste di Riccio- ne, in suffragio dei ragazzi scomparsi per malattie, incidenti e disgrazie, come la sua Annyka.
I Brandi erano infatti molto credenti e praticanti, non mancavano mai alla messa domenicale. E’ stata proprio la grande fede in Dio a dar loro la forza e il coraggio necessari per continuare a vivere dopo quell’immane tragedia che ne ha segnato la vita fino alla fine con Annyka sempre presente in ogni pensiero. Un amore forte e indistruttibile, custodito nel cuore e in quella sua stanzetta, con foto e quadri dipinti da lei, dove tutto è rimasto come prima della strage di Natale, che causò 17 morti.
e 267 feriti. Strage che replica un altro attentato criminale, quello dell’Italicus, e che apre la sanguinosa scia di attentati degli anni Novanta.
Elsa e Renato hanno finanziato borse di studio e premi per i giovani, con l’inten- zione di “promuovere la cultura dell’amo- re e della pace contro l’odio cieco della mafia e del terrorismo”. Non era casuale il sostegno al Premio nazionale di poesia “Riccione Satyagraha” che la Cooperativa culturale giovanile Comunità aperta di Riccione, ispirandosi al Mahatma Gandhi, per anni ha dedicato alla non violenza e alla stessa Annyka.
A lei il Comune ha poi dedicato la scuola elementare di viale IV Novembre. Anche se con il cuore affranto, Elza con il suo caro Renato ha incoraggiato tanti genitori, è stata un autentico esempio di fede cristiana, onestà rettitudine e bontà.
Le sue spoglie, dopo le esequie celebrate nella chiesa della Pentecoste da don Giorgio Dell’Ospedale il primo aprile, sono state trasferite nel nuovo camposanto di Riccione.