Ci siamo messi alle spalle la stagione estiva, è andata bene. Le premesse erano piene di incognite: non solo come sempre con il naso all’insù per il meteo ma anche con l’orecchio ai Tg per capire se fossimo in zona gialla o bianca. La campagna vaccinale ed il buon senso degli italiani ci hanno permesso di ripartire, anche se in ritardo, e di ritornare verso la normalità. In verità è stata un’estate tutt’altro che ordinaria, quasi da anni ’60 per numeri, voglia di leggerezza e di socialità ma attenzione.
Come ci hanno raccontato anche le categorie economiche siamo davanti a diverse sfide: convincere gli italiani che Riccione non è un ripiego per chi solitamente va in vacanza all’estero, riportare gli stranieri sulla nostra spiaggia e lavorare sull’ordine pubblico, partendo dal tipo di prodotto che la nostra città vuole offrire. Dopo il lockdown i turisti avevano “voglia di normalità”, una condizione che ci contraddistingue come riccionesi alla fine di ogni stagione estiva, questa volta ancora di più.
Arrivato l’autunno il lavoro, la scuola, lo sport, la vita sociale, le amicizie sono riprese finalmente con il loro rassicurante ritmo e dopo due anni “folli” anche noi di Famija Arciunesa siamo ripartiti sul solco della nostra storia, rincorrendo la normalità. Stare nella città per noi significa arrivare nelle case con la nostra rivista, tenere aperta la nostra sede per incontrarvi, attivarci per iniziative di solidarietà, valorizzare la nostra storia. Ed allora ripartiamo con le “Castagne della Solidarietà”, le migliori di Riccione perché preparate con il cuore: insieme agli amici della Croce Rossa raccoglieremo fondi per acquistare un’ambulanza che tanto serve alla loro attività. E poi torneremo a tavola tutti insieme, perché normalità significa anche fare comunità, questo è il senso della cena di beneficenza per sostenere una realtà come l’AISM di Riccione che tanto ha sofferto in questi mesi e porta avanti un lavoro prezioso. Spero siate in tanti.
In questi mesi non siamo stati comunque con le mani in mano e senza perdere le buone abitudini abbiamo pubblicato i nuovi libri di Giuseppe Lo Magro ed Edmo Vandi mentre un terzo, quello di Luca Villa, sarà disponibile da dicembre. In agenda poi la nostra presenza al Liceo per raccontare la storia di Riccione ad un anno dal suo centenario e la riproposizione del “Concorso dei presepi” che lo scorso anno registrò una grande partecipazione. E chissà che nel 2022 non si riesca a portare in scena nuovamente le commedie dialettali… Insomma c’è tanto da fare, in fondo non è questa la normalità per Famija Arciunesa e i riccionesi?
Francesco Cesarini
Presidente Famija Arciunesa