La pittura è stata una delle grandi passioni della mia vita. Non sono un pittore né tantomeno un disegnatore, ma sono stato in sintonia (spesso amicizia vera) con tanti artisti di ogni livello: Alberto Sughi, Maceo Casadei, Giulio Turci, Guerrino Bardeggia, Giovanni Sangalli e tanti altri.
E anche con Roberto De Grandis. Si, De Grandis!
Ammiro tantissimo chi ha la mano felice nel tratteggiare linee che vivono, come se qualche essere superiore guidasse il loro fare. Spesso il successo di un artista dipende dal suo carattere.
De Grandis secondo me avrebbe potuto (potrebbe) raggiungere livelli sicuramente più che ragguardevoli di quelli del resto già raggiunti, ma Roberto odia i compromessi o condizionamenti in funzione di una propria libertà.
Molti artisti sono i migliori “laudatori” delle loro opere o hanno galleristi che li prendono per mano e contribuiscono ad alzarli (mai disinteressatamente !) alla grande notorietà.
Roberto De Grandis è grande ma non vuole esserlo. Sta rintanato nel suo amor proprio privando noi e tanti suoi ammiratori di una evidenza che affiora soltanto in misura lontanissima dal suo reale valore.
La straordinaria abilità di illustratore tradisce la felicità della sua mano. Lo stimiamo per la sua arte ma (confessiamolo) in fondo anche per il suo personalissimo carattere così raro da incontrare.