Hélène Blignaut a Riccione con “African Delirium”.
La scrittrice, importantissima nella raccolta fondi “Riccione Contro il Coronavirus”, a Riccione per presentare la sua ultima fatica letteraria: l’opportunità per i riccionesi di dire grazie a chi è stata di grande aiuto durante l’emergenza Covid-19.
Nel piacevole ed azzeccato contesto dell’iniziativa “Paese dei Libri”, ogni mercoledì a Riccione in Piazzetta Parri, Famija Arciunesa ha partecipato alla presentazione del libro “African Delirium” di Hélène Blignaut.
Una presenza dovuta e voluta perché la scrittrice sudafricana, da sempre innamorata di Riccione, è stata fondamentale per riuscire a reperire ed acquistare le mille tute anticontagio che Famija Arciunesa ha poi donato all’ospedale Ceccarini in piena emergenza sanitaria.
Quelle tute, ci hanno confermato dal Ceccarini, sono state, in quei giorni di emergenza Covid, fondamentali per tutelare il personale sanitario. Erano presidi introvabili ma grazie ad Hélène, motivata da un grande amore per Riccione, siamo riusciti attraverso la raccolta fondi “Riccione contro il Coronavirus” a farle arrivare a destinazione, si è trattato di un grande lavoro di squadra con al centro ben 948 donatori.
Un legame con la nostra città finito anche nella copertina del suo ultimo libro “African Delirium” grazie allo scatto fotografico di Valerio Tulio, consigliere di FA, che oltre ad aver immortalato all’alba la spiaggia di Riccione è stato il gancio con Hélène durante l’emergenza Covid che con emozione ci ha detto “Non dovete ringraziarmi, sono io che ringrazio voi”.
Ed invece, ora che abbiamo svelato l’identità di chi è stata determinante per proteggere i nostri medici ed i nostri infermieri, siamo noi tutti a doverlo fare magari, perché no, anche leggendo “Africa Delirium” un romanzo giallo veramente godibile, emozionante e ben scritto.
Grazie Hélène ❤️
In foto: da sinistra: Francesco Cesarini Presidente Famija Arciunesa, Hélène Blignaut, Alessandra Prioli Vice Presidente Famija Arciunesa e Valerio Tullio consigliere di Famija Arciunesa. La copertina del libro.