Il bar-Ristorante Canasta a Riccione da sempre è uno dei centri pulsanti di Viale Ceccarini. Per anni punto di riferimento delle serate e della voglia di divertirsi. Il Canasta nacque sulle ceneri del Teatro Dante grazie all’intuizione del bolognese Franco Lambertini.
Il bar-ristorante Canasta è uno dei simboli di Viale Ceccarini e di Riccione. Il locale fu aperto da Franco Lambertini, che conoscevo molto bene, insieme al fratello Nino. Il padre Umberto aveva iniziato l’attività aprendo il ‘Forno, pane, pasta, pasticceria’ di Piazza Aldrovandi a Bologna. Di proprietà dei Lambertini erano anche due noti ristoranti nel centro di Bologna: il “Don Chisciotte” e il “Sancho Panza” a cui si aggiungeva lo “Chalet delle Rose” a Sasso Marconi.
A sommarsi a queste arrivò il bar Canasta in Via Rizzoli a Bologna e poi a seguire la succursale riccionese nella centralissima Viale Ceccarini, più precisamente al piano terra del condominio “Cambri”, edificato dopo la demolizione del Teatro Dante nel cuore di Riccione all’angolo tra Viale Dante e Viale Ceccarini.
IL GRANDE SUCCESSO DEL CANASTA
Il locale Canasta di Riccione divenne una delle mete più frequentate dai turisti e dai riccionesi con ampio sfoggio di fuoriserie davanti alle sue vetrine. E la notte, il locale si riempiva di turisti e di musicisti quando i dancing chiudevano. La cucina sfornava tra i tanti piatti i suoi indimenticabili tortellini alla panna. Il locale bar-Ristorante Canasta, pure se un po’ cambiato, esiste ancora, ma purtroppo Franco Lambertini ci ha lasciati nel 2020.
Tra i personaggi che i testimoni di quel periodo ricordano con piacere tra i tavoli del Canasta c’era anche l’attore Jimmy il Fenomeno ma soprattutto l’istrionico bolognese Beppe Brilli che nascosto sugli alberi che costeggiavano Viale Ceccarini faceva il verso dell’uccellino, con la gente che passava sotto e si fermava ad ascoltare estasiata il cinguettio.
Vittorio Costa