GUAZA ovvero RUGIADA goccioline d’acqua che si depositano su piante e suolo, a causa di condensazione notturna di vapori.
Origine dal latino “aquacea” – volgare “aquatia”- “la quatia”- “guazia” – “guaza”.
“La guaza ad San Gvan la fa bèn me corp e me grèn” = La rugiada di San Giovanni (24 Giugno) fa bene al corpo e al grano. Infatti i contadini credevano che la rugiada di quella notte fosse un rimedio miracoloso contro la rogna. Così si rotolavano tra l’erba bagnata e inoltre i panni erano protetti dalle tarme.
La “guaza” da il potere al garofano di innamorare e all’aglio di guarire da molti mali.
Per quanto riguarda il grano, le notti rudagiose di fine Giugno ingrossano i chicchi e li fanno pronti per la raccolta.
“La guaza lan fa còr i fòs” = La rugiada non fa correre i fossi (non li riempie),
cioè : “Da una piccola cosa non ne può nascere una grande”.
All’opposto,“Forza ‘d guaza i còr i fòs” = A forza di rugiada corrono i fossi,
cioè: “A forza di piccole azioni si può ottenere un grande risultato”.