Il ponte su Via Milano a Riccione: dalle origini del 1781 fino all’arrivo di Maria Ceccarini.
1781 IL PONTE DI LEGNO
Le prime notizie sulla necessità di un ponte sul Rio Melo per attraversare il porto-canale, si registrano nell’anno 1781 quando il Capitano Pasquale Zangari fece presente alle Autorità Portuali di Rimini, dalle quali dipende- va Riccione, “…la necessità di far attraversare di notte il fiume dai suoi Soldati a Cavallo a causa della crescenza delle acque”.
IL BATTELLO DEL 1809
La richiesta fu accolta e si costruì un ponte di legno con una spesa di scudi 5 e 98.
Nell’anno 1809 si pensò comunque di impiegare un battello per attraversare il Rio Melo nella zona del Porto con un comunicato che recitava: “Regno d’Italia, Rimino, in questo giorno di maggio 1809 è stato firmato un atto tra il Sig. Tommaso Montanari, Sottoispettore presso l’Intendenza di Rimini, e il Parone Pietro del fu Domenico Boldrini di Riccione, il quale cede in uso un battello da usarsi per il passo del Fiume Melo. Il battello sarà munito di due funi dalla lunghezza del fiume e dovrà essere tenuto nettato almeno due o tre volte alla settimana. Il compenso pattuito è di lire 16 e centesimi 11 al mese”.
La manutenzione dell’imbarcazione non dev’essere stata così fedelmente osservata se in un comunicato del 19 giugno 1815 si legge: “Per attraversare il Rio Melo si ha un battello ma in cattivo stato per cui abbisogna di un affresco da affidare ad una persona e pure la fune e i pali”.
Va ricordato che a quei tempi il tratto di strada che univa la Via Viola (oggi Ceccarini) al porto canale era in verità solo un viottolo utilizzato, per lo più, dai marinai della Borgata e dell’Abissinia per raggiungere le loro barche nel nuovo porticciolo di legno costruito alla fine del secolo 1800. Poi, all’inizio del secolo successivo, il Conte Mattioli e il Notaio Giuseppe Savioli, proprietari dei terreni che andavano da porto a Via Fogliano (cioè all’Alba) si accordarono per spianare le dune (i muntaloun) e tracciare l’attuale Via Milano per tutta la lunghezza delle loro proprietà.
Così con il contributo della Provincia e del Comune di Rimini fecero costruire un robusto ponte di legno carrozzabile che attraversava il canale per unire Via del Porto con Via Milano, un rettifilo di 1530 metri che realizzava il congiungimento del centro balneare con la periferia. Nel 1875 giunge a Riccione l’americana Maria Boorman Ceccarini con il marito Giovanni Ceccarini.
A lei si devono, com’è noto, la realizzazione dell’Asilo Ceccarini inaugurato il 1° novembre del 1891 e due anni dopo, il 23 ottobre, l’Ospedale che porta il nome del marito. Il suo intervento decisivo per il Porto sul Rio Melo e relativa viabilità, è datato 1898 quando presta 70 mila lire senza interessi da restituire in quote di 20 mila all’anno, per la realizzazione delle opere necessarie ancora oggi di grande attualità.