Le restrizioni del Covid 19 dimezzano i matrimoni: nel 2020 celebrati solo 59 unioni, nel 2019 erano state 108.
Anche a Riccione la pandemia ha fatto dimezzare i matrimoni, mai così pochi come nel 2020, anno in cui tra civili e religiosi ne sono stati celebrati quasi la metà degli anni precedenti: solo 59, in particolare 11 religiosi e 48 civili.
Nove i misti, cioè quelli contratti tra un coniuge italiano e uno straniero. E’ comunque da sottolineare che tra chi si è sposato in municipio c’è pure chi intende convolare a nozze in chiesa non appena la pandemia concederà una tregua o sparirà del tutto. E’ chiaro infatti come questa abbia fatto la differenza con le conseguenti restrizioni del lockdown.
La comparazione con i dati dell’anno precedente non lasciano dubbi: nel 2019 i matrimoni erano stati 108 (74 civili, 34 religiosi tra i quali 19 misti), nel 2018 si è arrivati a 117 (87 civili, 30 religiosi, di cui 21 misti). Appena nel 2012 le coppie sposate in chiesa 59 (compreso quattro misti), avevano superato di nuovo quelle convolate a nozze in municipio, 56 per un totale di 115. Al contrario restano stabili i matrimoni andati in frantumi.
Nel 2020 i divorzi sono stati 45 (48 nel 2019 e altrettanti nel 2018), le separazioni 41, come nel 2019 (44 nel 2018)