Monsignor Guglielmo Zannoni, riccionese e latinista di fama internazionale ha collaborato con Papa Pio XII e Papa Giovanni XXIII, suo il discorso inaugurale del Concilio Vaticano II.
E’ stato un latinista di fama mondiale, un riccionese che ben merita di essere ricordato con l’intitolazione di una via o una piazza. A sollecitare il ricordo di Monsignor Guglielmo Zannoni (in foto con Don Montali), traduttore di diverse encicliche per cinque Papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II, nella toponomastica di Riccione è Don Romano Nicolini già parroco della Mater Admirabilis di Riccione, dove più volte si è prodigato a divulgare la figura del noto concittadino, che è stato anche suo amico.
DON ZANNONI CON PIO XII
Da sempre in prima linea nella promozione del latino tra i ragazzi, Don Romano torna così a lanciare una sua vecchia idea: quella di istituire una gara della lingua indoeuropea tra liceali per ricordare il latinista riccionese. “Don Zannoni ha mostrato una spiccata attitudine per la lingua di Cicerone fin dai tempi del seminario – ricorda -. Nel 1949 sotto il pontificato Pio XII è stato chiamato dalla Segreteria di Stato a Roma, dove si è dedicato alla traduzione di tutti i documenti pontifici.
DISCORSO INAUGURALE CONCILIO VATICANO II DI PAPA GIOVANNI XXIII
E’ stato anche incaricato a tradurre un testo sul Rosario, si dice che abbia scritto lo storico discorso inaugurale del Concilio Vaticano II, pronunciato da Papa Giovanni XXIII”. Sulle sue origini, a scanso di ogni equivoco, osserva: “il monsignore all’anagrafe risulta nato a Rimini, ma solo perché quando venne alla luce, nel 1914, Riccione, dove effettivamente nacque, era ancora una frazione dell’attuale capoluogo. Avrebbe infatti ottenuto l’autonomia comunale solo otto anni dopo, nel 1922”.