Riccione nel 1922 diventa Comune autonomo e dopo un’accesa polemica si decide la sede del Municipio: viene scelta la baricentrica Villa Riccioni.
Riccione guadagna l’autonomia e al distacco dal Comune Rimini si dovette constatare che la frazione di Riccione, forte di oltre 6 mila residenti, non aveva sul proprio territorio nemmeno un edificio pubblico deputato alla vita civica e sede dell’ufficio del suo primo Sindaco Silvio Lombardini
LA PROPOSTA DEL MUNICICPIO AL MARE
In un primo momento, nell’estate del 1922, il signor Negri di Milano offrì gratis una porzione di 600 metri quadrati sull’arenile dell’ex proprietà del conte Zucchini, adiacente a Viale Ceccarini su cui si era tracciato viale Corridoni. L’offerta avrebbe portato vantaggi ai circostanti terreni edificabili di proprietà del donatore.
SI DECIDE PER VILLA RICCIONI
Dopo una serie di polemiche l’Amministrazione non accettò ed acquisì invece la baricentrica Villa Riccioni, ubicata in Viale Ceccarini angolo viale Piva dalla signora Maria Innocenti, moglie del medico Federico Riccioni. Prezzo del terreno di 3150 metri quadrati e villa 180 mila lire da pagare in sette anni.
È bellissima la vostra idea, aggiornateci sempre con la Riccione antica che anche x quelli come me che sono nata qui e ho 67 anni non sappiamo veramente la nostra storia, in quanto al dialetto noi a casa lo abbiamo sempre parlato anche con i nostri figli x me è importante l’appartenenza