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Villa Lodi Fé dagli anni ’20 ad oggi

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Villa Lodi Fé si trova a Riccione nel parco intitolato a Giovanni Paolo II ed una bellissima location teatro di iniziative ed eventi nella Perla verde.

La costruzione di Villa Lodi Fé  venne commissionata negli anni Venti dal bolognese Decio Monti. Non si conosce la data di costruzione della villa. Esaminando un estratto del catasto gregoriano, aggiornato al 1901, ancora non risultava. Da una prima analisi strutturale risulta un ampliamento databile anni ’20, prima che Riccione diventasse comune scindendosi da Rimini Passata in seguito, per via ereditaria, alla famiglia Lodi Fé, dal 1986 l’immobile è divenuto proprietà del Comune di Riccione e sede dell’associazione Riccione Teatro ed in seguito anche dell’associazione DIG- Documentari, Inchieste, Giornalismi. Ora è sede di eventi culturali, conferenze ed incontri.

L’insegna dei Monti è ancora presente su uno dei cancelli d’ingresso del giardino adibito a parco comunale, oggi intitolato a Papa Giovanni Paolo II. Villa Lodi Fé, chiara espressione di villino in stile eclettico, per le sue caratteristiche formali appartiene alla tipologia dello ‘chalet nel parco’.

La volumetria alta e slanciata, con il tetto spiovente e le finestre medievaleggianti, le due ali simmetriche che formano quasi due torri sulla facciata verso la collina, nonché l’articolazione dei prospetti decorati con armoniosi motivi geometrici, rendono questo villino un esempio di particolare interesse architettonico.

CURIOSITA’ SU VILLA LODI FÉ
Già sede dell’Associazione Riccione Teatro e del Premio “Ilaria Alpi” (la giornalista di Rai 3 trucidata a Mogadiscio assieme all’operatore Milan Hrovatin). Da ricordare che in quelle stanze furono registrare -negli anni ‘60- alcune scene del film “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini con interpreti Alain Delon e Giancarlo Giannini. Ristrutturata nel 2003 su progetto dell’architetto Gianni Morri -Lavori pubblici Comune di Riccione- è stata inaugurata dai genitori di Ilaria Alpi e dall’attrice Giovanna Mezzogiorno, protagonista del film “Il più crudele dei giorni” che ne racconta la tragica storia.

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