Walter Antonelli, un cuore d’oro che ha battuto per la famiglia. Un’altra vittima del Covid: sotto il suo apparente aspetto burbero l’infinita dolcezza per i suoi cari.
Lutto a Riccione per la scomparsa di Walter Antonelli, 74 anni, una delle 94 vittime ufficiali (al 3 febbraio) mietute dal coronavirus nella nostra città, da inizio pandemia. Il suo cuore ha cessato di battere per sempre domenica 31 gennaio all’Infermi di Rimini.
La notizia è rimbalzata in fretta anche fuori comune. Antonelli, persona di buone maniere, gentile e generoso, era a conosciuto per più motivi, per lungo tempo a Rivazzurra è stato concessionario di uno stabilimento balneare, mentre a Riccione negli anni Novanta durante, la seconda legislatura del sindaco Massimo Masini, è stato consigliere comunale.
CONOSCIUTISSIMO A SAN LORENZO
Nella sua San Lorenzo non c’era persona che non lo conoscesse, era infatti cresciuto nella bottega della mamma, per tutti punto di riferimento. Nella sua parentesi politica si era anche interessato del quartiere. Ma la dipartita di Walter, persona stimata e
dal cuore d’oro, ha colpito e suscitato clamo- re anche per altre ragioni, ossia per la massima dedizione alla famiglia e soprattutto al figlio Andrea, affetto da autismo.
Con vero amore di padre ha condiviso con lui tutta la sua vita, seguendolo ovunque, come testimoniano diverse foto che sui social hanno suscitato meraviglia
e commosso tante persone, come pure “Il mio Principe”, il libro che la moglie Gina Codovilli ha pubblicato nel 2012, facendo rimbalzare la loro singolare storia, fatta di tanti sacrifici, ma anche amore e tenerezza, su giornali e tv nazionali. Come sottolinea chi l’ha conosciuto di persona, Antonelli sotto il suo apparente aspetto burbero e il suo carattere forte celava un cuore tenero.
IL MIO PRINCIPE…
Lo conferma la sua inseparabile Gina, nel rimarcare anche l’affetto nutrito nei confronti suoi, degli altri due figli, Simone e Giacomo, e di tutta la famiglia. “Il suo capolavoro – commenta – è stata la dedizione nei confronti di Andrea, il figlio più fragile. Lo ha costantemente tenuto per mano e lo ha portato in tanti viaggi in giro per il mondo, cercando di dargli tutto ciò che la vita purtroppo gli aveva negato. Un vero esempio di abnegazione e amore. E’ stato fantastico, meraviglioso, premuroso e paziente. Ancora pieno di aspettative!”.
Stima e benevolenza nei suoi confronti hanno trovato conferma in circa duemila messaggi di cordoglio inviati solo in rete, tra i tanti quello di Catena Fiorello, che ha firmato la prefazione del libro di Gina equello di Maria Grazia Tosi che lo ricorda così: “La sua indole decisionista e concreta… a volte un po’ polemica, ha convissuto con la grande generosità e perseveranza con cui ha portato avanti la famiglia, per la quale ha dato il massimo. Il suo capolavoro del cuore è stato l’amore incondizionato per il suo Principe, Andrea, per il quale si è donato sino all’inverosimile. Ma se l’amore per i figli ha motivato la sua vita, quello per Gina l’ha riempita di senso e allegria.
Grande anche l’amore per Riccione, dopo ogni viaggio seduto davanti al mare al tramonto: “Ma cosa andiamo a cercare in giro… cosa c’è di più bello di quanto abbiamo qui?!”.
Nives Concolino
L’arrivo di una disabilità in famiglia ti annienta, ti frulla, ti inebetisce.
Poi tutto ciò si trasforma in amore puro e dedizione completa.
Tutto il bene che ti ritorna non ti fa mai sentire solo, inutile ma amato.
Ecco spiegata la dedizione di Antonelli, verso il figlio Andrea.